Durante la Seconda Guerra Mondiale, i carri armati giocarono un ruolo cruciale nel campo di battaglia, con tutte le principali potenze coinvolte nel conflitto che li impiegavano massicciamente nelle loro operazioni militari.
I carri armati della Seconda Guerra Mondiale erano dotati di corazze più spesse, di armamenti più potenti e di maggiore mobilità rispetto ai modelli della Prima Guerra Mondiale. Alcuni dei carri armati più conosciuti e utilizzati durante il conflitto includevano il Panzer IV e il Tiger I della Germania, il T-34 dell'Unione Sovietica, il Sherman degli Stati Uniti e il Churchill del Regno Unito.
I carri armati vennero utilizzati in una vasta gamma di ruoli durante la Seconda Guerra Mondiale, tra cui supporto diretto all'infanteria, distruzione di punti di resistenza nemici, ricognizione e incursioni nelle linee nemiche. La loro presenza fu determinante in molte importanti battaglie del conflitto, come la battaglia di Stalingrado, la battaglia di Kursk e lo sbarco in Normandia.
I carri armati della Seconda Guerra Mondiale contribuirono in modo significativo a cambiare il corso della guerra e, alla fine, all'uscita vittoriosa degli Alleati. La continua evoluzione dei carri armati durante il conflitto portò a un aumento della velocità, della potenza di fuoco e della protezione, creando una nuova generazione di mezzi corazzati che avrebbero influenzato lo sviluppo di futuri modelli di carri armati.
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